Donazione in memoria

è in primis una cura, un prendersi cura, e non solo una terapia. La parola terapia richiama immediatamente il ricorso ai farmaci, la cura, invece, apre a significati più profondi come dignità, serenità, integrità e rispetto.

Le cure palliative

Se la parola palliativo deriva dal latino pallium, che significa mantello, protezione, le cure palliative sono definite dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “un approccio che migliora la qualità della vita dei malati e delle loro famiglie che si trovano ad affrontare problematiche associate a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo della sofferenza per mezzo di un’identificazione precoce e di un ottimale trattamento del dolore e di altre problematiche di natura fisica, psicologica, sociale e spirituale”.
Per la legge italiana, invece, esse sono “l’insieme degli interventi terapeutici, diagnostici e assistenziali, rivolti sia alla persona malata sia al suo nucleo familiare, finalizzati alla cura attiva e totale dei pazienti la cui malattia di base, caratterizzata da un’inarrestabile evoluzione e da una prognosi infausta, non risponde più a trattamenti specifici”
 

Cosa c’è di importante da sapere sulle cure palliative

Va sottolineato come le cure palliative sono per loro stessa natura un’affermazione della vita, considerando così la morte come un evento naturale ed ineluttabile per ciascuno. Nel loro percorso, le cure palliative non accelerano né ritardano la morte e non sono da confondere né con l’accanimento terapeutico, né con l’eutanasia.
Altro aspetto importante è quello per cui il loro fine ultimo è quello di sollevare dal dolore e da altri disturbi e sono di natura diversa, comprendendo anche aspetti psicologici, sociali e spirituali. Infine, il sistema e il paradigma delle cure palliative non considera la persona malata come un soggetto isolato, ma parte di un sistema di legami sociali, affettivi ed estende il suo sostegno anche alla famiglia fino alla comunità allargata.
 

A chi sono rivolte le cure palliative

Per ricevere gratuitamente le cure palliative, una persona deve essere affetta da una malattia definita inguaribile e in fase avanzata, sia essa di natura neoplastica, cardio-circolatoria, neurologica, respiratoria, infettiva, ecc.
Per queste persone, come già detto sopra, l’obiettivo delle cure palliative è quello di supportarle in modo da offrire loro la massima qualità di vita possibile, rispettandone la volontà e accompagnandole verso una morte dolce e dignitosa.
 

La terapia del dolore

Gli interventi terapeutici mirati al controllo del dolore sono una componente fondamentale delle cure palliative. Spesso, durante l’ultimo tratto di vita di persone affette da patologie inguaribili ed invalidanti, è necessario intervenire farmacologicamente e non su uno dei sintomi che più destabilizzano l’integrità fisica e psichica della persona stessa e della sua rete di legami affettivi. Nella terapia del dolore non si utilizzano però solo farmaci, ma anche interventi non farmacologici di supporto come, ad esempio, colloqui psicologici, agopuntura, fisioterapia e massaggio, musicoterapia e arte terapia.